Il fatto di essere venuto a fare compere a Torino, la casa di uno dei suoi concorrenti mondiali, non lo stupisce più di tanto. Martin Winterkorn, presidentissimo del consiglio di amministrazione della Volkswagen, alza la voce e mette a dura prova la camicia di seta indossata. Siede di fianco a Giorgetto Giugiaro e guarda i disegni della prima Golf disegnata dal designer piemontese, fissati in bella mostra alla parete. «Fiat è per noi un concorrente come gli altri. Quando incontrerò Marchionne gli dirò: “Abbiamo comprato Italdesign”. E non credo che questo creerà qualche problema a Sergio».
Certo un po’ ci stupisce di come un’azienda storica piemontese, in crisi da vari anni, finisca nelle mani della tedesca Volkswagen e non di quelle più attigue della Fiat. Ciò che la dice tutta sulle proiezioni sempre più internazionali del Lingotto, poco disposto ormai a investire nel Bel Paese. D’altra parte la Italdesign Giugiaro ha rapporti consolidati col colosso di Wolfsburg, basti mandare il pensiero all’“invenzione” della Golf, una delle auto di maggior successo del globo, e la più venduta di sempre in Europa, la cui prima serie si deve alla matita di Giorgetto Giugiaro a metà degli anni 70.
La Italdesign, la cui collaborazione con la casa tedesca risale ai primi anni 70 con la creazione della Golf, passando poi per la Passat e l’Audi 80, si occuperà dello stile di tutti i marchi (che sono dieci) del gruppo tedesco, anche se concretamente riuscirà a sviluppare non più di una decina di modelli l’anno rispetto alla settantina che il gigante di Wolfsburg rinnova ogni stagione.