Se sei intenzionato investire nel settore automotive sicuramente avrai già messo in conto che non è un’impresa semplice. Per prima cosa dovrai commissionare delle ricerche di mercato in ambito automotive e studiare a fondo cosa succede nel panorama internazionale. Potresti essere spaventato dai cambiamenti in termini di consumi visto che il mercato sembra voler tendere verso sistemi di sharing economy, ecologici e cruelty-free sapendo che i carburanti sono una delle tante ragioni per cui siamo preoccupati per l’ambiente. Ci sono tantissimi aspetti da valutare e, contrariamente a quanto si possa pensare, il settore non è affatto in crisi ma è attraversato da un profondo e quasi radicale cambiamento.
Il cambiamento epocale del settore automotive
Gli esperti parlano di un cambiamento generazionale che mai si era verificato fino ai nostri giorni. L’automotive è diventato a mano a mano un fattore di inclusione/esclusione sociale essendo un benefit qualificante dello status symbol. Esso è diventato moda e stile, mercato ed economia, politica e lobby. Come spiegare tutto questo? Dove sta andando il settore automotive? Cosa possiamo aspettarci dagli anni che verranno?
Di cosa discute il mondo degli affari?
I principali filoni di discussione e dibattito sul mercato attuale sono tre ma si ricollegano tutte al concetto di responsabilità in maniera diretta ed indiretta: intelligenza artificiale, guida autonoma e applicazioni delle nuove tecnologie.
Quanto all’intelligenza artificiale si è stimato che solo nel 2015 ben trenta milioni di veicoli erano connessi alle moderne tecnologie e che questa cifra è cresciuta in maniera esponenziale al 2019. Con l’intelligenza artificiale, quindi, il settore automotive ha messo in campo nuove modalità di utilizzo e vendita che oggi diventano, piano piano, accessori di serie dei veicoli. Stiamo parlando dei veicoli connessi, della guida autonoma, degli assistenti di guida e di tutte quelle tecnologie che semplificano la guida e puntano a renderla confortevole e sicura.
Oggi il mercato sta studiando sedili intelligenti che si conformano in base all’umore del conducente, seggiolini anti-abbandono e sistemi di riconoscimento del guidatore. C’è poi da considerare la questione ambientale che riguarda in primis le auto.
Auto elettriche: il boom nel 2017
All’anno si stima che vengano vendute quasi cento milioni di auto di cui circa tre milioni sono di tipo elettrico. Questo dato però sta cambiando velocemente se si considera che solo negli USA si è verificato un calo di vendite di auto tradizionali del 3% a fronte di un aumento di quelle elettriche del 30% nel 2017.
Il dato è parecchio significativo anche rispetto a come il mercato è distribuito nel mondo. La Cina è uno dei paesi che sta investendo di più sui processi di elettrificazione e si stima che nel Paese entro il 2025 un’auto su due si alimenterà a corrente elettrica.
Le più grosse industrie di automobili stanno stipulando accordi milionari con i produttori di batterie al lito di origine cinese e, per esempio, Wolkswagen ha dichiarato di voler produrre tre milioni di auto elettriche entro il 2020.
Mobilità sostenibile: le parole chiave del futuro
Il mercato, quindi, sembra interessato a progettare veicoli sostenibili perché sono le persone a desiderarle. La sostenibilità elettrica in termini di mobilità ha preso piede anche sulle due ruote, dato che sempre più persone acquistano bici e monopattini elettrici per spostarsi in autonomia servendosi maggiormente dei mezzi pubblici.
Questa continua richiesta assieme a quella di veicoli intelligenti e sicuri proviene quasi interamente in parte dai dibattiti sulle sorti dell’ambiente che preoccupano un sempre maggior numero di persone e che le ha spinte a modificare le proprie abitudini di consumo in favore di comportamenti meno inquinanti. Sarà questo il destino delle auto? Stando ai numeri, sembra proprio di si.