Stando alla Medicina ai noi nota le cellule staminali adulte sono in grado di arrivare attive nelle aree del cervello e del midollo spinale rovinate da morbi come la sclerosi multipla o traumi, e sono potenzialmente capaci di ripararle. E uno dei risultati degli studi della Bmw Research IJnit-Hsr, che vede la filiale italiana della casa automobilistica tedesca battersi al fianco dell’Istituto scientifico universitario San Raffaele di Milano, con un clamoroso aiuto economico, che dal 2001 ad oggi viene quotato in circa un milione e mezzo di euro, ed oltre.
“BMW Group Italia – ci ha fatto sapere Gianni Oliosi, direttore Relazioni Istituzionali e Comunicazione – agisce in modo responsabile, etico e sociale, attraverso lo sviluppo e l’attuazione di un nostro Programma di Responsabilità Sociale d’Impresa. Il sostegno alle importanti e innovative ricerche svolte dell’Istituto Scientifico Universitario San Raffaele è la conferma del nostro operare in tal senso e la BMW Research Unit-HSR è il nostro fiore all’occhiello che apre scenari molto promettenti per la cura di malattie importanti e di lesioni determinate da traumi midollari”.
L’unità nello specifico lavora soprattutto su una sorta di malattie infiammatorie croniche, come la sclerosi multipla, l’ictus cerebrale e i traumi del midollo spinale. Lo sforzo del gruppo di ricercatori (che sono 25 preparatissimi e giovani medici) ha come fine lo sviluppo di nuove terapie rigeneranti, che si baseranno appunto sull’uso delle cellule staminali del cervello.