Nel 2013 si è verificato un calo delle vendite di auto. Le ragioni del calo delle vendite sono in particolare modo da attribuirsi alla forte ansia per il futuro che ha condotto una parte rilevante dei consumatori che avevano a disposizione delle risorse indispensabili per comperare una nuova auto a rimandare la decisione a tempi più propizi.
Questa sarebbe la causa prima del catastrofico risultato del 2012. Tuttavia, come spiega Gian Primo Quagliano, direttore del Centro Studi Promotor nel caso in cui il risultato che uscirà dalle urne sarà tale da rasserenare, tanto i mercati finanziari, quanto i consumatori, si potrà ipotizzare un recupero di fiducia che potrebbe definire, a partire da aprile o maggio, un cambio di tendenza.
Secondo Jacques Bousquet, il Presidente dell’Unrae l’unione dei costruttori stranieri in Italia, la crisi che sta percorrendo il settore si spiega con un aumento della pressione fiscale e dei costi di gestione, in particolar modo, ha comportato, oltre all’impoverimento delle risorse economiche degli automobilisti, una variazione nelle abitudini di consumo della mobilità.
Pertanto, affinchè si possa verificare un cambio di direzione, sarà necessario allentare la politica economica sempre più punitiva per gli automobilisti.