I problemi relativi all’inquinamento atmosferico sono sempre più attuali e sempre più pressanti. Una consistente parte dei fattori inquinanti proviene dal settore automotive.
Più precisamente dalle emissioni di No2 e di Pm10 (le cosiddetti polveri sottili) causate giorno dopo giorno dai veicoli che circolano sulle nostre strade.
Approfonditi studi sull’argomento hanno dimostrato come gran parte del problema provenga dalle vetture con motore diesel. Le nostre care vetture a gasolio, infatti, sembrano essere tra le più inquinanti in commercio.
Le più grandi città Europee stanno già pensando a correre ai ripari : stop al diesel.
Rallentando sempre di più il mercato delle auto diesel fino, in un futuro non troppo lontano, a fermarlo del tutto.
Anche l’Italia non rimane impassibile davanti a questa situazione e ne è la prova l’affermazione fatta dall’attuale sindaca di Roma, Virginia Raggi. Durante la conferenza C40 Women 4 Climate tenutasi a Città del Messico, la sindaca ha dichiarato la volontà di fermare completamente la circolazione di mezzi privati alimentati a gasolio nel centro città entro il 2024.
Molto duro l’intervento della Raggi che ha sottolineato come l’attuale situazione climatica sia preoccupante.
Il rischio è di trovarsi davanti a “sfide inattese” se non si agisce “avendo il coraggio di adottare anche misure forti”.
Il blocco dei veicoli a gasolio procederà in maniera graduale.
Partendo prima dai veicoli più inquinanti e appartenenti alle più vecchie normative Euro, fino alle Euro 3.
Successivamente si procederà alle Euro 4 ma, nel giro di pochi anni, anche le più recenti Euro 6 saranno definitivamente fermate.
Ancora non è stato completamente stilato un piano per quanto riguarda i mezzi commerciali alimentati a gasolio e i mezzi pubblici. La maggioranza della flotta dei mezzi pubblici romani, ad esempio, è ancora alimentata a gasolio (persino i bus più recenti lo sono).
Sono ancora relativamente pochi i mezzi alimentati a metano.
La situazione del diesel quindi, sembra essere messa in discussione anche in Italia.
Possiamo solo auspicare che le cose siano gestite in maniera graduale e con un potenziamento dell’intero sistema di mezzi pubblici in tutta Italia, così da non “lasciare a piedi” nessuno.