Seggiolini e adattatori, sia nel caso di viaggi e vacanze con i bambini in auto, che in quello dei quotidiani spostamenti in città, ad esempio per portarli a scuola, bisogna prestare sempre la giusta attenzione non solo per rispettare pienamente la legge, ma anche per evitare di commettere errori che potrebbero pregiudicare sicurezza e comfort dei più piccoli.
Secondo i dati diffusi dalla Polizia Stradale, nel 2017 in Italia sono morti 43 bambini da 0 a 14 anni, in incidenti stradali che in gran parte sono avvenuti in città, su percorsi brevi e a scarsa velocità. Queste morti si potevano evitare facilmente, grazie a sistemi di protezione dei bambini, obbligatori per legge, come il seggiolino.
Il nostro Codice della Strada è molto chiaro sul trasporto dei bambini in auto, nonostante questo però, non è raro vedere bimbi liberi di muoversi nell’abitacolo o magari tenuti in braccio mentre si guida. Un malcostume manco a dirlo estremamente pericoloso in caso di incidente, anche banale. Il nostro Codice della Strada prescrive l’obbligo di trasportare i bambini in auto su degli appositi seggiolini fino al compimento dei 12 anni d’età. Questa semplice precauzione, da sola, riduce il rischio di mortalità del 70%, a patto però di scegliere solo seggiolini omologati, di elevata qualità e correttamente posizionati e utilizzati.
Superati i 12 anni d’età i bambini possono viaggiare sui posti anteriori o posteriori, sempre con le cinture allacciate e con degli adattatori. Il mancato utilizzo di questi o dei seggiolini o l’adozione di dispositivi non omologati comporta delle sanzioni amministrative, ma naturalmente più che l’aspetto economico deve essere quello della sicurezza ad essere assolutamente prioritario.
Con la legge numero 117 del 2018 “Introduzione dell’obbligo di installazione di dispositivi per prevenire l’abbandono di bambini nei veicoli chiusi”, è stata prevista una modifica al Codice della Strada che rende obbligatoria l’adozione di dispositivi cosiddetti “salva bebè”, ovvero seggiolini destinati a prevenire le conseguenze potenzialmente anche molto gravi della dimenticanza dei piccoli nelle vetture.
l testo di legge è stato approvato a settembre 2018 e fissa l’obbligo di utilizzare tali dispositivi sui veicoli delle categorie M1, N1, N2 e N3 immatricolati in Italia, o all’estero e condotti da residenti in Italia. I seggiolini con sensori anti abbandono vanno usati con bambini di età inferiore a quattro anni, ma per ora il provvedimento è rimasto privo di attuazione per continui slittamenti della sua prevista e piena entrata in vigore. In ogni caso, dotarsi di seggiolini di ultima generazione che prevedano sistemi in grado di segnalare la presenza del bambino in auto può essere un’ottima scelta, aldilà dell’obbligo di legge. Come sempre deve essere la sicurezza dei passeggeri più piccoli ad essere prioritaria.
Va anche ricordato che è stato autorizzato dalla Legge di Bilancio 2019 uno stanziamento a sostegno dell’acquisto dei dispositivi anti abbandono, si parla di un milione di euro per il 2019 e della stessa cifra per il 2020, ma si sa ancora poco sulle modalità di fruizione di questi incentivi.